La Pratica nello Shiatsu

Di Douglas Gattini. Copyright Reg. SIAE

 

“L’abitudine è il miglior maestro in tutte le cose”

Plinio il Vecchio (scrittore latino, 23-79)

(Applicazione dei principi e delle regole di un arte; la piena conoscenza, l’abilità e la prontezza nel fare qualcosa che si ottengono con l’esercizio e l’esperienza)

 

Quante volte abbiamo sentito dire che senza una pratica assidua non è proprio possibile diventare padroni di una disciplina? Le arti manuali in particolare hanno bisogno di una assidua pratica per venire gradualmente assimilate e scoperte così da conseguire una loro valida e adeguata conoscenza. Si pensi ad esempio al grandissimo numero di ore di pratica richieste ad uno studente per suonare uno strumento musicale. Ciò vale ovviamente e a maggior ragione per lo Shiatsu, arte manuale molto particolare, tanto più che lo strumento “che si suona” è una persona.

La pratica costante nello Shiatsu è davvero fondamentale, è necessario ripetere assiduamente nel tempo con pazienza e dedizione le varie pratiche manuali insegnate durante i corsi di formazione, fin quando la loro assimilazione è completa e diventano per così dire automatiche, fin quando cioè lo Shiatsu diventa davvero nostro e spontaneamente arriviamo ad agire grazie ad un movimento corporeo armonioso, eseguito senza sforzo con una attenzione rilassata ed equilibrata. Questo è il momento in cui lo Shiatsu comincia davvero ad attuarsi da solo e allora, solo allora, è possibile allentare l’attenzione per la tecnica e iniziare a occuparci in modo più consapevole del ricevente e delle sue necessità.

Se hai il problema che il tuo Shiatsu non è spontaneo e fluido dentro di te, vuole dire che ancora non hai digerito tutta la pratica che devi compiere. Vuol dire che il violinista non ha lo strumento ancora pronto per creare la sua interpretazione, vuol dire che c’è ancora una scala di note tecnicamente non a posto. Dai il via quindi ancora alle ripetizioni delle sequenze in modo assiduo, fino a che lo Shiatsu funzioni autonomamente dalla tua intenzione razionale. A questo punto sarà possibile cambiare registro e passare ad un altro livello, altrimenti c’è il serio pericolo di trasformarsi in macchinette schiaccia-punti.

E’ interessante infine anche notare che nella ripetizione delle tecniche codificate non è mai la stessa cosa che si ripete. Ogni passaggio ripetuto è in realtà un nuovo modo di praticare lo Shiatsu, perché ogni volta che ripetiamo la pratica, abbiamo più esperienza rispetto alla precedente e si realizza una maggiore apertura della consapevolezza. Se trattiamo ad esempio dieci volte lo stesso meridiano, gli ultimi passaggi saranno senz’altro diversi dai primi. Continuando perciò a ripetere le tecniche, sarà la pratica stessa che ti aiuterà ad avvicinarti sempre di più all’obiettivo prefissato. Impara allora a vivere la ripetizioni delle tecniche Shiatsu non come una ripetizione, ma come un “nuovo trattamento”, così come “ogni volta che scendi nell’acqua di un fiume non è mai la stessa acqua”.