Gli Tsubo

Di Douglas Gattini. Copyright Reg SIAE.

 

“Era proprio un diamante che brillava nell’erba
a circa quattro metri dal muro di mattoni blu”

Hammett (scrittore statunitense, 1894-1961)

(Termine giapponese che indica un punto energetico che riflette la condizione e la funzionalità dell’organo a cui è correlato)

 

Gli tsubo sono punti energetici di valutazione riflessologica, ma anche di comando di funzioni organiche ed energetiche. La loro conoscenza rappresenta uno degli argomenti che attirano di più l’attenzione di chi si avvicina allo Shiatsu e in particolare generano grande curiosità all’inizio la loro localizzazioni, la materia che li costituisce, il rapporto causa effetto, la loro influenza nei diversi squilibri. Questa curiosità però, pur legittima e da un certo punto di vista positiva, si può trasformare in un pericolo per la comprensione e lo studio in generale dello Shiatsu, perché sposta l’attenzione verso una loro conoscenza puramente teorica e razionale, senza essere in grado di contattarli e gestirli.

Gli Tsubo esistono, ma se non siamo in grado di contattarli, è come se non esistessero, dobbiamo allora imparare a conoscerli da un punto di vista energetico e vibrazionale e sarà la stessa tecnica Shiatsu che ci permetterà ad un certo punto del nostro percorso di “sentire” gli tsubo e di riconoscerli nelle loro diverse tipologie e nello stato naturale in cui si trovano. Quando accade che si sentono gli tsubo sotto le mani, non è perché hanno deciso di farsi sentire, ma per il fatto che noi ci siamo sintonizzati con la nostra attenzione a livello della loro frequenza e questo può accadere solo se non c’é alcuna intenzione, ma uno spirito puro di assoluta percezione innocente. Come per gli ufo o le apparizioni della Vergine Maria, non si tratta di  andare a cercare queste entità nascoste da qualche parte; esse in realtà sono presenti, ma in un’altra dimensione, bisogna solo avere lo spirito di un innocente per percepire queste forme di energia.

All’inizio è comunque  importante avere anche dei riferimenti anatomici sicuri per avvicinarci ai punti energetici in maniera più sicura, ma non dobbiamo scambiare la localizzazione anatomica con quella energetica. Lo Tsubo ha una sua vita di pulsazioni e di vivacità e, anche se corrisponde ad una precisa localizzazione anatomica, bisogna sapere che il suo essere vivo lo farà trovare a volte non esattamente dove lo abbiamo trovato la volta precedente, e ciò vale anche per il modo di contattarlo perpendicolarmente.

Quando si contattano gli tsubo è utile anche poter instaurare con essi un dialogo, dire loro che li abbiamo riconosciuti, che siamo contenti di averli contattati e chiedere loro di aiutarci nel lavoro che con umiltà e impegno stiamo facendo per il bene del ricevente che li ospita.

Anche per il ricevente è interessante essere avviato alla conoscenza degli tsubo come introduzione all’Auto Shiatsu, per una sua ricerca verso una condizione di equilibrio, senza però attese miracolistiche, perché il miracolo è già la loro pulsante esistenza.