Gli esami nello Shiatsu

Di Douglas Gattini. Copyright Reg. SIAE

 

“Sono le difficoltà a mostrare gli uomini”

Epitteto (filosofo greco, 50-115)

(Dal latino “exàmen”: che è l’ago della bilancia)

 

Esami, esami! Benedetti esami! Non finiscono mai. In realtà ogni disciplina, ogni forma di studio che si rispetti porta in sé la richiesta di conferma dell’apprendimento avvenuto, sia in termini di conoscenza tecnica che in termini di crescita e maturazione interiore. Anche per chi pratica Shiatsu gli esami sono perciò un momento importante, non solo per il risultato professionale finale, ma anche nel percorso di formazione, perché gli permettono di “mostrare” lo stato delle conoscenze pratiche e teoriche raggiunte nelle varie fasi dello studio, attraverso prove adeguate e opportunamente organizzate.

E’ essenziale che tu tenga bene in considerazione questo aspetto del tuo curricolo formativo, ma devi vivere queste verifiche con spirito positivo e non come momenti di conflitto o, peggio, con animosità verso chi non ha altro compito che verificare semplicemente ciò che dovresti conoscere. In nessun caso inoltre devi tentare di sottrarti ad esse, delegando ad altri i tuoi problemi o accampando scuse varie, perché ti precluderesti la possibilità di vivere l’esperienza dello Shiatsu in maniera corretta e naturale in tutti i suoi aspetti e perderesti anche l’opportunità di tirar le somme del lavoro svolto fino a quel momento e gettare le basi per la tua evoluzione nella ricerca..

Il modo migliore per raggiungere una preparazione adeguata al momento del percorso di studio in cui ti trovi, è quello di portare avanti una costante ed assidua pratica che ti permetta non tanto di imparare la disciplina in maniera teorica, ma direi quasi di “corporizzarla”, ossia, di assimilare l’esperienza Shiatsu al punto da farla diventare, poco a poco, un naturale modo di comunicare tra persone attraverso la pressione.

Se non serve a niente prepararsi a qualsiasi esame all’ultimo momento, ciò a maggior ragione è ancora più errato e presuntuoso per lo Shiatsu e qualunque esaminatore si accorgerebbe subito della mancanza di una sufficiente pratica.

E ricordati infine che l’esame di Shiatsu è soprattutto un esame su se stessi, perciò le domande che ti vengono poste, soprattutto quelle pratiche, non hanno tanto lo scopo di bocciarti o farti superare la prova (ingrato oltre che limitato compito sarebbe!), quanto invece quello più importante di aiutarti a superare le tue effettive difficoltà di apprendimento nella naturale conoscenza dello Shiatsu. Nessuno cioè deve e può giudicare la persona: l’esaminatore semplicemente fa da specchio all’esperienza Shiatsu, è in pratica quell’ “ago della bilancia” che indica se è stato o meno raggiunto il livello di apprendimento richiesto.

Qualunque sia l’esito, l’esame è comunque una grande opportunità: devi esserne grato!