Donare e Ricevere nello Shiatsu

Di Douglas Gattini. Copyright Reg. SIAE.

 

Tutto ciò che dai, ti sarà ridato,
quello che non dai, resterà agli altri

Rustaveli (poeta georgiano, 1172-1216)

(Donare, dal latino “donare”: dare una cosa in libero possesso e senza retribuzione alcuna. Ricevere, dal latino “recipere”: prendere cosa che ci è data o mandata da altri)

 

Il ricevente che si rivolge a te è in uno stato di sofferenza per un dolore fisico, un disagio emotivo o anche semplicemente perché manca di attenzione, di cura, di calore umano. Immagina che in quel momento sia come un figliol prodigo che, dopo tanto vagabondare per il mondo, realizza dentro di sé il desiderio di “tornare a casa”, perciò nel nostro caso di riavvicinarsi alla natura, fonte perenne di nutrimento e di arricchimento interiore. Non esiste sventura peggiore  di non avere un luogo dove potersi riposare e ristorare.

IL tatto è tra i cinque sensi il più direttamente collegato con la vita stessa, tanto che la sua mancata attivazione produce la morte. Per le sue precise modalità di contatto fisico, lo Shiatsu perciò è un fenomeno naturale che fa parte dell’informazione genetica ancestrale del DNA umano. Questo attento e profondo trattamento manuale sul corpo infatti, attraverso il tatto, nutre l’essere umano come l’acqua, il sole e i frutti della terra, procurando in lui un’ineguagliabile attivazione a livello fisico, energetico e psichico.

Donare e ricevere sono due azioni che nella pratica dello Shiatsu arrivano in pratica a fondersi. Piace fare Shiatsu perché ricevi immediatamente: è l’esperienza stessa che appaga ogni tuo bisogno esistenziale di Shiatsuka. Dopo ogni trattamento ringrazia perciò il tuo ricevente perché ti ha arricchito, permettendoti di esprimere la tua ricchezza interiore, la tua generosità, la tua amabilità, la tua attenzione; tutte qualità di cui questo mondo ha estremamente bisogno e che dovresti essere orgoglioso di poter donare.

L’allievo Shiatsuka deve praticare con assiduità e costanza per imparare la disciplina, ma soprattutto per imparare a donare senza aspettative e idee preconcette verso il suo ricevente. Egli non studia lo Shiatsu soltanto per imparare un mestiere ma soprattutto perché, avvicinandosi ad uno stile di vita più consono alle leggi di natura, cambia se stesso e nello stesso tempo da un contributo positivo al miglioramento delle persone e della società in generale.

E’ giusto comunque che lo Shiatsuka riceva un compenso economico per la sua pratica, poiché deve vivere in maniera dignitosa senza nulla far mancare né al suo corpo, né al suo spirito. I soldi per lo Shiatsuka professionista non sono nient’altro che una forma di energia che utilizza con attenzione ed intelligenza e che investe saggiamente per offrire l’opportunità ad altre persone di ricevere Shiatsu. Lo Shiatsuka professionista esegue anche trattamenti gratuiti a persone bisognose di cure in difficoltà economiche, ma è capace anche di riconoscere le persone furbe!