81 – L’energia allo specchio

Un ricercatore universitario di fisica accompagnò nel mio studio una sua amica per una seduta di Shiatsu.
Un po’ per arroganza, un po’ per gelosia, dato che da tempo la corteggiava, sin dall’inizio il personaggio si dimostrò più che indifferente verso il mio lavoro e verso lo Shiatsu in generale.
Un giorno, mentre la signora si era addormentata per il trattamento ricevuto, io uscii dalla sala pratica e l’uomo, vedendomi da solo, andò subito all’attacco dicendomi che a lui non risultavano prove scientifiche sul potere che avrebbe l’energia delle mani sul corpo umano.
Gli risposi che faceva bene a non crederci, visto che era quello il suo tipo di lettura dei fenomeni della natura.
Di fronte alla sua insistenza, gli confessai che anch’io, come lui, ero stato scettico quando ero adolescente.
Gli raccontai di quella volta che, ragazzo, nell’età in cui si sfidano i genitori, feci esattamente la sua stessa obiezione a mio padre il quale, naturopata, era ben a conoscenza dei fenomeni di guarigione energetica.
Un giorno mio padre mi disse che per dimostrarmi il potere delle mani mi avrebbe fatto conoscere un suo amico pranoterapeuta.
Sfida per sfida, io accettai.
Senza appuntamento ci presentammo allo studio del guaritore che aveva numerosi riceventi in sala d’attesa.
Nel momento in cui il maestro finì una visita, mio padre approfittò per parlare al suo amico dicendogli che era passato di lì solo per un breve saluto e per presentargli suo figlio.
Ai convenevoli mio padre aggiunse: “Come ti sembra mio figlio, ha una buona energia?” Il maestro volle fare lì per lì un veloce esperimento di fronte a tutti: si posizionò alle mie spalle e mi disse di rimanere in piedi; ponendomi la mano dietro la nuca, cominciò a “tirarmi” spostandomi fisicamente.
Mi chiese cosa provavo, io risposi che mi sentivo tirare all’indietro per i capelli.
La risposta venne dai presenti, che si espressero con una ovazione.
Il maestro fece portare uno specchio e ripeté l’esperimento dandomi la possibilità di vedere cosa stava accadendo dietro di me.
Allora capii che lo spostamento avveniva senza che il guaritore mi toccasse.
Terminato il racconto dissi all’accompagnatore della mia ricevente: “Caro signore, è sicuramente ammirevole ciò che lei fa come lavoro, ma si guardi allo specchio e osservi quanta fenomenica incredibile c’è dentro di lei, molto di più che nei suoi laboratori di fisica.
Sono sicuro che anche lei sarà capace di arrivare a capire queste dinamiche”.
Dopo alcune sedute, la mia ricevente mi confessò che doveva ringraziarmi per aver avuto la forza di allontanare quel rompiscatole del suo amico il quale si era molto indispettito causa la divergenza avuta con me riguardo il concetto di energia.
Se l’era tolto dalla sua vita.
Io tenni a precisare: “Proprio in concomitanza con l’allontanamento dei suoi malesseri per cui era venuta a fare Shiatsu!”

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