79 – Il pappagallo Shiatsuka

Ad un operatore Shiatsu era stato regalato un pappagallo giovane che cominciava a imparare a ripetere delle parole che gli venivano insegnate.
La prima cosa che imparò a dire, giustamente, fu “Shiatsuka”.
Infatti, tutti lo chiamavano così e per salutarlo gli dicevano: “Ciao Shiatsuka!”.
E lui rispondeva allo stesso modo: “Ciao Shiatsuka!”.
Un giorno una signora fu accompagnata dal marito alla seduta di Shiatsu.
Il signore un po’ scorbutico e un po’ nevrotico, rimasto da solo ad aspettare sua moglie, non trovò meglio da fare che mettersi ad insultare il pappagallo.
Passò l’intera ora di trattamento della moglie vicino alla gabbietta a mormorargli che era un pappagallo scemo.
Per un’ora il povero animale dovette sopportare di essere apostrofato con frasi quali: “Scemo! Tu sei scemo! Sei veramente scemo! Sceeeemooo! Sce-mo, sce-mo.
Sce!- mo! Sceeemooo!”, e così discorrendo per sessanta minuti di orologio.
Quando la signora finì il trattamento si congedò e insieme al marito salutò l’operatore Shiatsu.
A quel punto il marito con un sorriso beffardo rivolse un ultimo saluto al pappagallo: “Ciao Shiatsuka!”.
Ma il pappagallo, trovandosi a pronunciare per la prima volta una nuova parola, gli rispose: “Ciao scemo!!!”

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