65 – Lo Shiatsu speleologico

Due fidanzati miei allievi esperti in speleologia*, dopo tante promesse, decisero di organizzare un’escursione speleologica con tutta la classe di Shiatsu.
Inaspettatamente, ci trovammo quindi una domenica mattina in montagna con delle tute speciali, caschi e corde per la nuova interessante esperienza.
Per i non addetti ai lavori può risultare improbabile sapere che all’interno di certe montagne ci siano vere e proprie caverne e gallerie sotterranee interminabili.
Dopo essere entrati da uno stretto buco sul terreno, camminammo in discesa dentro il ventre della montagna per un’ora e passa, superando spesso tratti di roccia da vero alpinismo.
Nell’oscurità erano soltanto le nostre lanterne sui caschi a farci intuire il percorso.
Le nostre due guide ci portarono proprio fino in fondo alla caverna.
Con grande sorpresa trovammo alla fine delle profondità un fiume sotterraneo che scorreva con grande impeto sonoro e forza da farci rimanere a bocca aperta.
Lì, nell’oscurità, rischiarati solo dalla luce tenue delle lanterne, facemmo colazione al sacco.
Al ritorno le nostre guide rimasero indietro, sicure che chi si trovava per primo nella fila avrebbe trovato la strada del ritorno.
Purtroppo nei diversi cunicoli alcuni persero le tracce.
Una mia allieva un po’ robusta rimase incastrata in una strettoia e fin quando non riuscimmo a sfilarle la tuta non riuscì a passare dallo stretto pertugio.
Ad un certo punto il gruppo, senza accorgersene, rimase bloccato in un vicolo cieco in salita.
La paura, il panico, e soprattutto la sensazione di una claustrofobia galoppante ebbero il sopravvento e qualcuno, addirittura, cominciò a sentirsi male.
Fortunatamente alla fine, grazie anche ai richiami dei dispersi, le guide soccorsero chi era in difficoltà.
Dopo questa incredibile angosciosa esperienza, nessuno del gruppo dimenticò mai nella sua vita il significato del Movimento Acqua* in Medicina Cinese.

TORNA ALL’ELENCO DELLE STORIE