60 – Il gatto che morì di vecchiaia

Mia moglie aveva un gatto che, alla bella età di 18 anni si trovò con dei seri guai di salute: problemi ai denti e una rinite cronica che gli stava corrodendo il naso.
Nella sofferenza, il veterinario ne consigliò l’abbattimento, per il suo bene.
Chiesi a questi se fosse d’accordo che io provassi a curarlo a modo mio.
Mi rispose di provarci senza farlo soffrire.
Cominciai a dedicare più di un’ora al giorno a quell’animale che meritava assolutamente l’attenzione dovuta.
Shiatsu a lungo, pulizia del cavo orale e del naso con prodotti naturali, omeopatia e spazzolatura del pelo come programma.
Il gatto morì un anno e mezzo dopo la sua annunciata morte: una sera cominciò a non usare più le zampe posteriori e in 24 ore si asciugò diventando letteralmente pelle e ossa.
Fu la dimostrazione chiara del fatto che quando il Jing* si esaurisce, lo fa come la cera di una candela che brucia le sue ultime gocce.
Mi chiedo chi non vorrebbe morire di vecchiaia come quel gatto, mentre nell’ultimo anno e mezzo di vita qualcuno ti cura da vicino e ti fa un piacevole e lungo trattamento Shiatsu al giorno…

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