59 – La Rolls Royce di Frank Sinatra

L’ultima volta che venne Frank Sinatra a Milano per tenere un concerto mi trovai la mattina a fare acquisti nella mia città in un negozietto di articoli elettrici in via Tiziano.
Pioveva, ed entrando dal passo carraio avevo parcheggiato la mia cinquecento sul marciapiede di fronte all’entrata del negozio.
Al momento di andarmene avviai l’automobile e cominciai a fare retro marcia sull’ampio marciapiede.
Un po’ per la pioggia e un po’ perché la mia cinquecento non aveva il tergicristallo posteriore, non mi resi conto che proprio in quell’istante stava uscendo dall’interno del numero civico 8 una fiammante Rolls Royce.
Il risultato di questa mia sfortunata disattenzione fu uno scontro violento fra il paraurti posteriore della cinquecento e la porta anteriore dell’elegante vettura.
Il conducente di quest’ultima scese e cominciò subito ad insultarmi e a gridare vendetta.
Si trattava dell’impresario di Frank Sinatra, il quale con sua moglie, una famosa cantante, proprio in quel momento usciva dalla sua abitazione per andare a prendere il grande divo internazionale all’aeroporto di Linate.
Infuriato, il conosciuto impresario mi incolpò della pessima figura che avrebbe fatto di fronte al grande maestro con la macchina in quelle condizioni.
Steso il verbale dei vigili urbani, ci scambiammo i dati dei documenti e i biglietti da visita e ci salutammo con la coda dell’occhio a mala pena.
Quando l’impresario lesse sul mio biglietto che facevo Shiatsu disse allontanandosi: “Ah!, Shiatsu! Sì, te lo do io lo Shiatsu!” Io preferii non rispondergli alcunché.
Ma dentro di me la voce del mio ego irrefrenabile diceva: “ Sì, te lo do io Frank Sinatra!”.

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